Sbiancamento dei denti – Come sbiancare i denti?

Il web è pieno di articoli su come ottenere uno sbiancamento dei denti fai da te, ma basta averne provati un paio per accorgersi che non sono efficaci. Uno sbiancamento della superficie dentale è possibile, ma richiede procedimenti meccanici e chimici che non sono riproducibili in casa.

Lo sbiancamento dei denti vero e proprio, e soprattutto efficace, si può, quindi, ottenere solo in uno studio dentistico provvisto dei macchinari necessari alla procedura.


Come si esegue lo sbiancamento dei denti?

Lo sbiancamento professionale dei denti avviene in due fasi. Potremmo definire la prima fase uno sbiancamento meccanico, e la seconda uno sbiancamento chimico.


  • Sbiancamento meccanico

Lo sbiancamento meccanico consiste nel passaggio di uno spazzolino sulla superficie dentale che lucida e pulisce i denti. A questo punto, si può passare allo sbiancamento chimico, quello attraverso il quale si ottiene il risultato.


  • Sbiancamento chimico

Lo sbiancamento si definisce “chimico” perchè si avvale, oltre che dell’effetto di una lampada UV, anche di un prodotto chimico che viene passato dal dentista sulla superficie dei denti prima dell’accensione della lampada.

In genere, viene applicato un apribocca, passato il prodotto – che altro non è che una pasta – sui denti, e poi – dopo aver indossato degli occhiali protettivi – il dentista punta e accende la lampada. La lampada rimane può rimanere accesa un minimo di 10 minuti fino a un massimo di 20.


Con una posa più lunga si ottiene uno sbiancamento più efficace, anche se già dopo i primi 10 minuti il colore dei denti risulta schiarito visibilmente.


Dopo lo sbiancamento

Nel giorno dello sbiancamento, e in quello successivo, il dentista consiglia di evitare cibi e, soprattutto, bevande scure come caffè o vino rosso. I pori dello smalto dei denti in questo periodo potrebbero essere ancora dilatati e quindi trattenere lo sporco e il colore scuro e far durare di meno lo sbiancamento. Prestare attenzione nei due giorni successivi allo sbiancamento serve ad ottimizzarne il risultato.


Quanto dura lo sbiancamento?

 

Lo sbiancamento dei denti non è, in genere, definitivo. I denti tendono a tornare al loro colore naturale, specialmente se perseveriamo in abitudini che provocano l’ingiallimento dei denti come il consumo di caffè o il fumo di sigaretta.

L’effetto sbiancante dura circa un anno, ma può durare di più per chi evita le abitudini alle quali abbiamo appena accennato, e dura di meno per i fumatori, i bevitori di vino e caffè abituali o simili.


Sbiancamento dei denti: controindicazioni

Lo sbiancamento dei denti non ha controindicazioni a lungo termine. Possono verificarsi, però, alcuni effetti indesiderati nel periodo immediatamente successivo al trattamento (della durata di 1 o 2 giorni).

L’effetto indesiderato più comune è quello di una ipersensibilità ai denti, per cui si potrebbe avvertire fastidio quando si beve o mangia qualcosa di estremamente caldo o freddo.


Un altro effetto indesiderato che può verificarsi è una gengivite, non grave, e comunque limitata ai due giorni successivi allo sbiancamento. Con l’utilizzo dei presidi, tuttavia, si riesce ad evitare questo effetto indesiderato: prima dell’accensione della lampada, il dentista passa un prodotto lungo tutte le gengive proprio per proteggerle ed evitare questo effetto indesiderato.